Siamo appena tornate (la mia lupetta Nakù ed io), dalla passeggiata infrasettimanale. Non ho l'auto, quindi da lunedì a venerdì si passeggia nei dintorni di casa. E' comunque un bel passeggiare; abitiamo vicini al Parco Fluviale Regionale del Taro e posso liberare tranquillamente Nakù nei vasti campi del pre-parco. Nel parco invece, no. C'è il divieto per i cani, anche al guinzaglio. Posso capire che non li vogliono liberi... chissà quali delicati equilibri potrebbero distruggere correndo dietro alla fauna della zona. Ma al guinzaglio mi sembra una scemenza pura e semplice. Rifletto sui nostri meccanismi di passeggiata e posso solo pensare alla cacca come disturbo. Se fosse l'unico motivo, potrebbe bastare una assidua cartellonistica su i sentieri di passeggiata, tanto ormai ci siamo abituati quasi tutti a raccoglierla ovunque.
Cosa invece che non si può dire degli umani e le loro deiezioni. Questo post infatti nasce dal brutto incontro che abbiamo fatto oggi lungo il ciglio della stradina ciclabile in mezzo ai campi deserti. Vedo Nakù ferma naso sepolto nell'erba e il mio pensiero corre subito a bocconi avvelenati. Il mio urlo perentorio l'ha fermata; quando il 'NO' è sentito lo capiscono, anche se mal volentieri. Ma arrivo sul posto e trovo che si stava leccando allegramente una cacca decisamente umana!
Noi dobbiamo portare in tasca un sacchettino per la cacca dei cani, ma chi esce per una giornata in collina/fiume/montagna non ci pensa mai!
NON E' UN CANE - NON E' UN LUPO - Articolo scritto per la rivista K9 Uomini
e Cani
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Pavia il 27 aprile 2021
Per questo articolo mi è stato affidato il compito di parlare ed esporre le
caratteristiche dell’American Wolfdog (AWD). Con un ...
2 anni fa
Mi trovi assolutamente d'accordo!!!!
RispondiEliminaPurtroppo si fa sempre prima a vietare arbitrariamente che a ragionare :(
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