lunedì 7 giugno 2010
Zecche
Purtroppo il problema in Provincia di Parma è endemica, e visto la vicinanza con i Boschi di Carrega, poche persone qui possono stare tranquilli. Ciò però significa anche che l'ente per la gestione del Parco ha anche effettuato studi all'avanguardia sul problema.
Non stiamo parlando di un pericolo che si corre frequentando i grandi parchi,boschi o foreste, bensi' di un problema che si puo' incontrare in qualsiasi ambiente con vegetazione rigogliosa (oltre ai cani, si sono viste persone con zecche prese nel orto del nonno o bambini che li hanno prese nel giardino dell'asilo) e a tutt'oggi non sono ancora sperimentati metodi efficaci e sicuri di disinfestazione, almeno su vasta scala.
Fondamentale sarebbe il ruolo della prevenzione; sia con oli o erbe già menzionati in questo blog, sia con metodi classici come le pipette che si trovano in commercio.
Però se il cane (o gatto), ha già una zecca, ecco dei consigli direttamente dall'Osservatorio Zecche Italiano.
Non utilizzare mai per rimuovere la zecca alcool, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette.
Tali procedure sono sconsigliate, in quanto inducono nella zecca un riflesso di rigurgito, con forte aumento del rischio di trasmissione di agenti patogeni.
Con cosa e come togliere la zecca: i veterinari usano una pinzetta da manicure, in modo che la presa avvenga il più vicino possibile alla cute e lasci libero il corpo della zecca, perché, se la zecca ha fatto il pasto, il reflusso di sangue potrebbe essere pericoloso per la inoculazione dei microrganismi patogeni; esercitiamo una leggera trazione ruotando la pinzetta in senso antiorario, così come si trova scritto in qualche manuale.
In ogni caso capita spesso che il rostro rimanga conficcato nella cute ed è necessaria una scarificazione profonda per rimuoverlo.
Applicare disinfettanti sulla parte soltanto dopo l’estrazione della zecca, evitando quelli che colorano la pelle (tintura di iodio, mercurocromo) perché potrebbero mascherare segni di infezione.
Appena tolta la zecca, bruciatela oppure schiacciatela con qualcosa di piatto e pesante ( dovete sentire il 'crack' della carapace perché sono resistentissime!)Se vi scappa, rischiate che faccia le uova..centinaia..
mercoledì 2 giugno 2010
La situazione dell'Omeopatia in Italia oggi
Parla dell'Omeopatia per animali e affronta l'argomento molto meglio di quanto potessi fare io :-)
Hanno intervistato vari veterinari omeopati tra i più accreditati in Italia come:
D.ssa Maria Serafina Nuovo, Veterinario Omeopata, Veterinario Comportamentalista, Presidente SIMVeNCo, Docente Scuola Medica Omeopatica Hahnemanniana di Torino, Iscritta al Registro Italiano degli Omeopati Accreditati.
dott. David Bettio, medico veterinario responsabile del DIPARTIMENTO VETERINARIO della FIAMO ( Federazione dei Medici Omeopatici Italiani)
dott. Mauro Dodesini, veterinario di Bergamo, Docente della Scuola Internazionale di Omeopatia Veterinaria di Cortona e del Centro di Omeopatia di Milano
ecco il link:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.asp?ID_blog=281&ID_articolo=13&ID_sezione=&sezione=
martedì 1 giugno 2010
Biscotti fatti in casa
Ricordatevi che sono snack e vanno usati come premio non più di un paio di volte al giorno, oppure spezzettati da utilizzare durante l'addestramento.
BISCOTTI ALL’AGLIO (quasi tutti i cani adorano il sapore dell'aglio)
Questi biscotti sono adatti anche per i cani intolleranti al glutine, e utilizzando brodo di verdura sono anche vegetariani.
120 ml di olio di oliva
1 cucchiaio da tavola di aglio tritato
4 cucchiai di prezzemolo
480 ml di brodo (anche di verdura, non di dado)
200 grammi di farina di orzo
350 grammi di farina di segale.
Riscaldare il forno a 180° C.
In un recipiente mescolate l’olio di oliva con l’aglio ed il prezzemolo. Riscaldare il brodo e aggiungerlo all’olio aromatizzato, mescolando aggiungere la farina di orzo. Lasciar raffreddare in modo da poter impastare senza scottarsi le mani. Aggiungere la farina di segale necessaria ad ottenere un impasto elastico. Lavorare la pasta su una superficie infarinata con farina di segale per 5 minuti, poi stenderla con uno spessore di 6mm e tagliarla con la forme volute (ad esempio piccoli ossi ) o semplicemente a quadretti. Cuocere i biscotti su un foglio di carta da forno, distanziati almeno 6 mm, per circa 30 minuti, poi girarli e cuocerli per altri 30 minuti, finché siano dorati su entrambi i lati. Quando tutti i biscotti sono cotti, stenderli su una teglia a lasciarli nel forno spento per tutta la notte.
Durano parecchio in una scatola ben chiusa, ma se vi dovessero ammuffire, basta congelarli e tirare fuori i pochi che servono.
BISCOTTI AL MIELE E ARACHIDI
60 ml di miele
1 tazzina da caffè di burro di arachidi
480 ml di brodo oppure di acqua
6 cucchiai di olio di arachidi
85 gr di fiocchi di avena
100 grammi di crusca di avena
350 grammi di farina di avena
Scaldare il forno a 180°C.
In un tegame mescolare il miele, il burro di arachidi, il brodo e l’olio di arachidi. Sempre mescolando portare ad inizio di ebollizione, togliere dal fuoco ed aggiungere mescolando la crusca e i fiocchi di avena. Lasciar raffreddare. Aggiungere poco a poco la farina di avena per ottenere un impasto compatto. Lavorare l’impasto su un piano infarinato per circa 5 minuti, e quindi procedere come per la ricetta precedente. Se durante la lavorazione la pasta diventasse troppo secca aggiungere qualche goccia di acqua ed impastare per 30 secondi. Cuocere 30 minuti per lato e lasciare nel forno spento per tutta la notte.
DELIZIE VEGETARIANE
200gr. di farina
1 cucchiaio piccolo di lievito di birra
1 cucchiaio piccolo di miele
20 gr. di margarina
1 uovo
60ml. di latte (poco piu' di mezzo decilitro)
poi, secondo i gusti circa 3 pezzi a scelta tra:
carota - mela - zucchine- zucca - (grattuggiati)
per esempio, 2 carote e 1 zucchina
l'impasto va messo nel forno gia' caldo a ca. 170 gradi per ca. 20 minuti
all'ultimo lasciate raffreddare i biscotti nel forno, tenendo aperto un pochino lo sportello, e infine lasciare nel forno spento per tutta la notte.
Per cani che hanno allergie ai cereali e' meglio la fecola di patate, con l'aggiunto di mezza banana schiacciata nell'impasto.
Prossimamante ci sarà la seconda parte dei veleni, dedicata alle piante di casa e giardino.
Sto preparando finalmente qualcosa sull'omeopatia, ma essendo LA cura alternativa per eccellenza volevo trattare l'argomento come si deve.
lunedì 24 maggio 2010
I Fiori di Bach per gli animali
Purtroppo la nostra cultura, ed in particolare il cammino che la scienza ha fatto soprattutto in questi ultimi anni, ci hanno insegnato che la causa della malattia è sempre esterna a noi. ( batteri virus, parassiti, funghi ecc. ), e il risultato è che non siamo più abituati a confrontarci in maniera costruttiva con la nostra interiorità.
La floriterapia rappresenta quindi una modalità di interpretare la malattia secondo parametri che introducono concetti quali anima, io superiore e unità.
Per anima io intendo la possibilità di provare emozioni e sentimenti; l’opportunità di avere una vita interiore, la quale permette poi di creare una relazione articolata con l’ambiente esterno.
Poiché noi percepiamo che gli animali sono possessori di un’anima, anche per loro la floriterapia risulterà essere un'ottima terapia per ripristinare la disarmonia sia emozionale che fisica. Uno scodinzolare felice, o un ritirarsi in un angolo sicuro, possono indicare come si sentono o come sentono certi stimoli. Ma dipende da noi capire questi stati d'animo per aiutarli a vivere meglio, perché come noi, quando non stanno bene a livello emozionale, non stanno bene nemmeno fisicamente.
Uno dei rimedi piu' importanti per il benessere naturale degli animali domestici e' il Rescue Remedy, ''rimedio di emergenza'', formato da 5 fiori - Impatiens, Clematis, Rock Rose, Cherry Plum e Star of Bethlehem - che insieme agli 38 rimedi dei fiori di Bach e' usato con successo dai possessori di animali e da veterinari di tutto il mondo.
Il Rescue Remedy e i Fiori di Bach aiutano e rassicurano le emozioni e i comportamenti dei vostri animali in un'ampia varieta` di situazioni difficili. E` una miscela di cinque dei 38 fiori di Bach ed e` stato provato di essere utile sia con animali che con le persone.
Il Rescue Remedy puo` essere usato con un effetto calmante immediato in ogni situazione di stress, o quando i vostri animali hanno bisogno di aiuto se sopraffatti da una varieta` di emozioni o di problemi comportamentali quali:
* Visite dal veterinario
* Paura di forti rumori
* Abbaiano eccessivamente
* Adattamento alla perdita del padrone o di compagni
* Stress dovuto a solitudine
* Shock o trauma o maltrattamenti
* Ansia quando si devono adattare a nuovi ambienti (nuova casa, cuccia, stalla ecc.) e molto altro
Potete usarlo anche come parte di un programma di medicina preventiva. Tuttavia, per condizioni persistenti raccomandiamo un esame professionale da parte del veterinario per prevenire diagnosi errate.
Il metodo piu` comune di usarlo e` di aggiungere 4 gocce di Rescue Remedy o 2 gocce di ogni di singolo fiore di Bach nell'acqua dei vostri animali. Potete anche applicarlo direttamente nella bocca o spruzzato nel cibo. Altri metodi sono: inumidendo il naso, le orecchie, le labbra o tamponando il palmo della zampa del vostro animale. Gli animali l'assorbiranno leccandolo direttamente dalla pelle.
Non è possibile il sovradosaggio e non esistono controindicazioni.
Se il Rescue Remedy e' il rimedio piu' usato nelle situazioni di stress, anche tutti gli altri fiori possono essere somministrati ai vostri animali.
Potremmo dire, come con noi umani, che scegliere i rimedi adatti a ciascun individuo sia esso un nostro animale o un nostro caro, permette una risoluzione maggiore dei problemi.
I 38 fiori di Bach possono essere usati singolarmente o in combinazione fino a sei o sette rimedi. I fiori permetteranno un aiuto nell'equilibrio emotivo dei vostri animali, trasformandoli in animali piu` felici e piu` sani.
Se il vostro animale é:
Autoritario, prepotente, usate Vine per renderlo più cooperativo
Teso, nervoso, usate Vervain per renderlo più docile e rilassato
Impaurito dai temporali o dalle visite dal veterinario, usate Mimulus per renderlo più fiducioso
Geloso degli altri animali, o del bambino appena nato; aggressivo, usate Holly per renderlo più pronto a cooperare, compassionevole
Possessivo, territoriale, usate Chicory per renderlo più disinteressato e amorevole
Non ama star solo, vuole sempre qualcuno, usate Heather per renderlo più tranquillo e indipendente
Se deve esser lasciato per un periodo da solo, usate Red Chestnut per renderlo più disponibile al distacco.
Consiglio vivamente ad ognuno di tenere a casa una boccetta e di non avere alcun dubbio nell’usarlo; in questo modo si possono prevenire notevoli disagi che in un immediato futuro potrebbero inevitabilmente ripercuotersi anche ad un livello fisico.
mercoledì 19 maggio 2010
Veleni e sostanze tossiche
giovedì 13 maggio 2010
Meglio un maglione da un cane che ami o da una pecora sconosciuta?
Non puzza di cane, neanche da bagnato.. del resto, i nostri maglioni di lana mica puzzano di pecora!
Il pelo di cane è MOLTO più caldo di qualsiasi lana si possa comprare. E' caldo, morbido, in alcuni casi idrorepellente e si asciuga in un baleno.
A meno che non abbiate in programma un viaggio sulle Himalaya o ai poli, NON fare un maglione intero con questa lana.. non potreste sopportare il calore. La maggior parte delle persone usano la lana di cane per inserti, colli e bordi.
Il primo passo è raccogliere le fibre. L'unico pelo davvero importante è il sottopelo. Se avete un cane che va rasato, dovete premurarvi di raccogliere solo il sottopelo con cardatore o pettine prima della rasatura. Il pelo della muta di primavera è il migliore perché è quasi tutto quel soffice sottopelo che conosciamo bene. Si può utilizzarlo da solo oppure mescolando il sottopelo con lana normale.
Ovviamente il pelo deve essere raccolto pulito e senza erba, rametti o altro. Raccoglietelo in sacchetti di carta finchè non ne avete abbastanza e teneteli in un posto asciutto e protetto da tarme.
Qui arriva il difficile. Va cardata e filata, e al giorni d'oggi non è un lavoro all conoscenza dei più. Se non avete una nonna ancora in grado di filare la lana, ecco qualche aiuto:
http://www.maxvismara.it/home.html
Queste ditte sono disposti a cardare e filare il sottopelo che gli mandate.
http://www.dogwool.fr/
http://www.vipfibers.com/ (e filano anche pelo di gatto)
giovedì 6 maggio 2010
Il massaggio per animali
E’ stato dimostrato scientificamente che i movimenti regolari realizzati sul corpo dell’animale attivano simultaneamente quattro tipi di onde cerebrali e consentono il rilascio di ormoni che riducono lo stress, favorendo l’apprendimento (il rilassamento dell’animale riduce lo stato di ansia che normalmente interferisce con la sua capacità di apprendimento).
Fra gli altri effetti positivi del massaggio c’è anche quello di migliorare e rafforzare l’intesa fra proprietario e cane. Ne deriva un miglioramento dello stato di benessere sia fisico che psichico dell’animale.
Il massaggio è molto indicati per:
Cuccioli e gattini mordaci o che non amano essere toccati.
Cani adolescenti iperattivi difficili da tenere al guinzaglio
Cani e gatti aggressivi
Ansia da separazione, timidezza e problemi con rumori o altre fobie.
Mal d'auto
Abbaiare eccessivo
Riabilitazione
Problemi legati alla vecchiaia
Qui c'è un filmato (in inglese, purtroppo), che dimostra cosa si può fare a casa senza conoscenze specifiche.
Nella prima parte, la terapista consiglia carezze continuative su una parte specifica, come la gamba nell'esempio.Mai interrompere il tocco, ma posare la seconda mano prima di togliere la prima. Si può fare da 5 minuti a 45 minuti.
Nella seconda parte mostra come fare piccoli piegamenti delle zampe avanti e indietro... letteralmente dello stretching. Importante non forzare.
Infine il tamburellare,''come gocce di pioggia leggere'' su tutto il corpo per circa 60 secondi.
La ragazza poi pone le mani ferme sopra nuca e inizio coda, senza premere, per chiudere semplicemente trasmettendo energia positiva al cane.
Per chi preferisce rivolgersi ad un professionista, c'è il metodo Tellington TTouch. Deve il suo nome a una esperta di animali Linda Telling-Jones che ha messo a punto questo strumento per migliorare il comportamento del cane e la sua disponibilità all’apprendimento.
Il T-touch non è un metodo di addestramento ne neanche una tecnica di manipolazione, ma piuttosto un modo diverso di vivere la relazione con il proprio cane.
Il TTouch è basato su movimenti circolari (dei piccoli massaggini), sollevamenti e carezze distribuiti su tutto il corpo dell’animale, per stimolare la funzionalità e la vitalità delle cellule.
Ogni tipologia ha un nome preciso,nello stile dello yoga e pur sembrando semplice massoterapia, hanno significati più profondi. Ciascuno viene utilizzato per uno scopo preciso: per esempio leopardo nebuloso serve per rilassare il cane, il TTouch del pitone per stimolare la circolazione, la conchiglia per i cani paurosi, il lama per cani che non amano essere toccati, l’orso per le zone pruriginose, il procione per ferite o gonfiori, ecc.
In ogni caso, ricordatevi di toccare il vostro animale. E' importante che si abitui fin da piccolo, perché in caso di emergenza, deve fidarsi delle vostre mani e quello che potreste fargli.
martedì 4 maggio 2010
Idroterapia per cani
venerdì 30 aprile 2010
Boli di pelo
La mia gatta Leia ha un foltissimo pelo d'angora e perde una quantità di pelo da rivaleggiare con i cani!
Di solito il gatto perde la voglia di mangiare e diventa stitico, se poi la palla diventa grande, si vedrà il gatto con conati di vomito. Se li ha per oltre 3 giorni, portatelo dal veterinario.
2 semplici rimedi per questo sono: un quarto di cucchiaino di vaselina pura, oppure di burro ben ammorbidito (anche fuso ma freddo va bene), se rifiuta la vaselina. Questi lubrificano il bolo di pelo, aiutandolo ad uscire dal intestino.Nel periodo di muta pesante, bastano 2 o 3 volte alla settimana.
Come sempre però, consiglio la prevenzione.
Se avete un gatto a pelo lungo, cercate di spazzolarlo ogni giorno, e senza sgarrare in primavera.
Non ne potevo più di sentire in negozio la gente dire ''non vuole''; invece dovete insistere, finché non si abitua. All'inizio, anche 2 minuti al giorno, magari dopo i pasti che di solito sono più tranquilli, come se fosse una semplice carezza. Se proprio non tollera la spazzola, anche il guanto con le punte di gomma può andare bene, per quanto più consigliato per i peli corti.
Controllate le informazioni nutrizionali delle crocchette e scegliete quelle con più fibre.
Sono una scelta migliore delle scatolette perchè aiutano a tenere puliti i denti.
Il gatto dovrebbe anche fare movimento per mantenere la motilità intestinale al massimo. Se è un casalingo senza speranza, trovate il tempo di giocare con lui: una pallina costa poco e si diverte.
mercoledì 28 aprile 2010
La cura dei denti nei cani (e gatti, se ne sei capace)
Alcuni segni di problemi ai denti sono:
gengive rosse, gonfie o sanguinanti
eccesso di bava, può succedere di vedere sangue
bordo frastagliato giallo o marrone lungo il bordo gengivale (placca e tartaro)
denti rotti o mancanti
fiato cattivo
mancanza di appetito
Se ha già le formazioni sui denti, l'unica cosa è portarlo dal veterinario per fare la rimozione. Non lasciate che si arrivi a questo punto, perchè deve essere fatto sotto anestesia ed è doloroso.
Fortunatamente ci sono alcune erbe che possono aiutare la ripresa dopo la pulizia e prevenire una ricaduta.
Tintura madre di Idraste o Mirra
La tintura di queste due piante facilmente reperibili in erboristeria inibiscono lo sviluppo dei batteri, sono antisettici e aiutano la ricrescita dei tessuti. Con un bastoncino di cotone applicate la tintura direttamente sulle gengive.
Tintura madre di Echinacea
Da applicare come sopra se i denti sono infetti.
Tintura madre di Calendula
Ottima se le gengive sanguinano perché cura ferite e ferma il sanguinamento.
Ricordatevi sempre di pulire regolarmente i suoi denti.
Non posso dire esattamente ogni quanto perchè cambia da cane a cane.
A Douglas, il nostro labrador di 11 anni, non è mai stato necessario fare alcuna pulizia, mentre la mia lupetta Nakù a 16 mesi ha già la placca.
In commercio ci sono spazzolini e dentifirici per cani ma negli anni ho visto che il metodo migliore (e meno fastidioso per il cane) è il nostro dito ricoperto da una garza.
Per chi vuole proprio un dentifricio e se la sente di fare da solo, ecco una ricetta favolosa (e va bene anche per noi!)
Mescolate dell'argilla bianca in 100 ml d'acqua fino ad ottenere una pappa piuttosto consistente e aggiungete una presa di sale marino e 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio.
Poi aggiungete 1 goccia di Olio essenziale di salvia,
1 goccia di Olio essenziale di camomilla,
2 gocce di Olio essenziale di timo o di tea tree,
e 2 gocce di Olio essenziale di cipresso (ottimo per le gengive che sanguinano).
Se non gli piace, aggiungete 2/3 gocce di Olio di Menta per renderlo più gradevole.
L'argilla bianca è la più delicata di tutte le argille e di conseguenza, la più indicata ad essere usata come dentifricio. L'argilla è antisettica e antibatterica, cicatrizza e rigenera i tessuti, e gli oli essenziali donano freschezza e hanno anche loro proprietà antibatteriche e rinvigorenti. Il bicarbonato e il sale servono per sbiancare i denti.
Il prodotto può essere conservato in baratolo di vetro chiuso per 15 giorni abbondanti.
Per finire, ricordatevi il lievito di birra... va benissimo anche per i problemi dentali!
Devo aggiungere che la quasi totalità di questi problemi e le soluzioni suggerite vanno bene anche per il gatto. Ma devo ancora conoscere qualcuno in grado di pulire i denti ad un gatto!
lunedì 26 aprile 2010
Come usare l'aromaterapia con un cane
Gli Oli Essenziali
sabato 24 aprile 2010
La propoli
venerdì 23 aprile 2010
Agopuntura per animali
giovedì 22 aprile 2010
L'albero sacro: Il Neem
L'Olio di Neem (nome popolare dato in India anticamente in onore della dea Neemari) viene estratto dai semi, spremuti a freddo, dell'Azadirachta Indica.
E' conosciuta da almeno il 2.000 a.C. (testi ayurvedici) ed era detta in sanscrito "Arishta": l'albero che "allevia le malattie" o "liberatore dalle malattie".
mercoledì 21 aprile 2010
Su parchi protetti e cacca: digressione
Cosa invece che non si può dire degli umani e le loro deiezioni. Questo post infatti nasce dal brutto incontro che abbiamo fatto oggi lungo il ciglio della stradina ciclabile in mezzo ai campi deserti. Vedo Nakù ferma naso sepolto nell'erba e il mio pensiero corre subito a bocconi avvelenati. Il mio urlo perentorio l'ha fermata; quando il 'NO' è sentito lo capiscono, anche se mal volentieri. Ma arrivo sul posto e trovo che si stava leccando allegramente una cacca decisamente umana!
Noi dobbiamo portare in tasca un sacchettino per la cacca dei cani, ma chi esce per una giornata in collina/fiume/montagna non ci pensa mai!
martedì 20 aprile 2010
Ebbene si...quella bava appiccicosa serve...
Quasi il 50% dei cani sopra l'età di 10 anni muore di tumore. Moltissimi di questi sono identici ai tumore umani. E' stato scoperto che attraverso l'analisi della DNA canina contenuta nella bava è possibile fare luce sui tumori in generale, umani e non.
Dr Mark Neff, direttore del programma T-Gen A VARI for Canine and Health and Performance spera di arrivare più velocemente alla genoma dei tumori grazie agli studi sui cani.
La cura del pelo nel periodo di muta
Se però il vostro cane non frequenta spesso laghi o fiumi, anche il bagno diventa d'obbligo per non trascinare la muta inutilmente per le lunghe.
Mi raccomando, usate un prodotto naturale e specifico per loro, hanno il PH della pelle diverso dalla nostra! Lo shampoo va sempre diluito in una bacinella di acqua, mai messo direttamente sul pelo.
Ricordatevi di spazzolare il cane PRIMA del bagno per evitare inutili grovigli.
Nel caso non avete la possibilità di fare un bagno completo al cane, vi consiglio l'uso dell'aceto di mele.
Una catinella di acqua con dentro mezza bottiglietta di aceto di mele e una panno (anche di daino), una strofinata su tutto il corpo e il gioco è fatto.
A differenza dell'aceto di vino, non lascia assolutamente l'odore sul pelo..provate per credere! Troverete un pelo lucente e morbidissimo.
Panno con aceto di mele sono anche il rimedio migliore per rotolamenti su carcasse o schifezze varie :)
Integratori per il pelo che possono essere utili in tempo di muta sono l'olio di fegato di merluzzo e il lievito di birra.
Un fatto interessante: l'unico olio che può essere di beneficio alla pelle di un cane è quello che deriva da pesci di mare o fegato, perché deve essere ricco in Omega-3. Ogni altro tipo di olio (come per esempio l'olio d'oliva), se anche un ottimo lubrificante per il tratto intestinale, non lascia nutrienti di alcun tipo. Molte diete considerano l'olio di fegato di merluzzo un aiuto indispensabile per la salute dei nostri cani, ma non tutti lo tollerano..provate a chiedere al vostro veterinario se vi sembra che il pelo sia spento o meno folto del solito.
Anche il lievito di birra nutre il pelo e di solito è ben tollerato, basta sbriciolare un terzo di cubetto (anche mezza se di grosa taglia) nella pappa oppure darli un paio di pastiglie.
lunedì 19 aprile 2010
Aloe Vera
Tra i vari usi dell’aloe vera troviamo:
stimolanti delle difese immunitarie, depurative, disintossicanti
antinfiammatorie, antibiotiche naturali, battericide, antimicotiche
digestive, regolatrici dell'intestino, coadiuvante nella risoluzione di gastriti, coliti, enteriti.
cicatrizzanti, rigeneranti ed ossigenanti delle cellule, antidolorifiche
antiossidanti, psoriasi, scottature, dermatosi, disidratazione
eruzioni cutanee, eritemi, piaghe, prurito
domenica 18 aprile 2010
Calendario per la raccolta delle Piante, Erbe Officinali e Medicinali: Aprile
Pubblicherò, mese dopo mese, una lista delle erbe officinali più utilizzate come rimedio ai disturbi dei nostri amici.
Attenzione: queste informazioni sono fornite a titolo informativo. Prima di somministrare ai vostri animali qualsiasi tipo di preparazione, consultate lo specialista.
APRILE
Acero, Agrifoglio, Ailanto, Alliaria,
sabato 17 aprile 2010
Sapone al Rosmarino per cattivi odori
Cocco e Zucca per problemi alle ghiandole perianali
venerdì 16 aprile 2010
Credo che il mio primo incontro con una terapia alternativa fu nel 1980.
Un giovane vicino di casa studiava fisioterapia e aveva sentito parlare della Kinesiologia.
Riuscì ad avere il manuale in inglese e mi chiese di tradurlo.
Fu una lettura affascinante che svegliò in me l’interesse per
Poi la vita, il lavoro e i figli fecero in modo di lasciarmi poco tempo per approfondire l’argomento e per molti anni lasciai perdere.
Ma gli anni passano, il tempo torna ad essere propizio e quindi eccomi qua a cercare di mettere insieme le nozioni e conoscenze disponibili in rete per aiutare i miei amici a quattro zampe a vivere una vita più naturale.
Spero che arriverà il giorno in cui per la libertà di cura esisteranno delle leggi chiare.
Benjamin Rush, uno dei firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti, disse nel 1787:
‘’Se non mettiamo la libertà delle cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, pian piano, senza farsene accorgere, in una dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l’arte della medicina solo ad una classe di persone, rappresenterà